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La coltura cellulare è il processo di mantenimento delle cellule in vitro. Le cellule vengono regolarmente mantenute in sospensione, aderenti alla superficie di un recipiente, o in sistemi di coltura 3D (ad es. sferoidi e organoidi). Il loro uso come sistemi modello è parte integrante della ricerca scientifica in campo biomedico e richiede l'uso regolare di un microscopio ottico per valutare la confluenza (percentuale dell'area del recipiente coperta dalle cellule), il conteggio delle cellule, il monitoraggio dei patogeni e la valutazione morfologica.
I microscopi invertiti Nikon ECLIPSE Ts2 e Ts2-FL sono sistemi pluripremiati progettati per il lavoro di routine relativo alla coltura cellulare. Il Ts2-FL ha tutte le caratteristiche del Ts2 ma offre inoltre un'epifluorescenza integrata basata su LED.
●: included, ⚬: option
ECLIPSE Ts2 Microscopio invertito |
ECLIPSE Ts2-FL Microscopio invertito |
|
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Integrazione della camera | Selezione libera (opzionale) | Selezione libera (opzionale) |
Accoglie bene piastre, piatti e fiasche | yes | yes |
Compatibile con la decontaminazione tramite H2O2 vaporizzata | no | no |
Adatto per impianti di produzione cellulare | no | no |
Indicato per risultati standardizzati | no | no |
Tecniche di contrasto compatibili | ECLIPSE Ts2 | ECLIPSE Ts2-FL |
Fluorescenza grandangolare (widefield) | no | yes |
Contrasto a rilievo Nikon | yes | yes |
Contrasto di fase | yes | yes |
Contrasto di fase apodizzato | yes | yes |
Immagine a contrasto di fase standard di cellule aderenti
Immagine a contrasto di fase apodizzato dello stesso gruppo di cellule
Un'ampia varietà di tipi cellulari viene coltivata in vitro, comprese le cellule primarie ottenute recentemente da tessuti, linee cellulari immortalizzate e cellule staminali. Questi diversi tipi di cellule presentano problematiche di imaging simili.
Un impedimento alla visualizzazione delle cellule è il loro grado di trasparenza generalmente elevato, che limita l'utilità della microscopia standard a luce trasmessa in campo chiaro (brightfield). Per questo motivo, i microscopi per coltura cellulare sono spesso equipaggiati per l'imaging a contrasto di fase, una tecnica che utilizza l'interferenza per tradurre in contrasto le sottili differenze nella lunghezza del percorso ottico (anche in campioni per lo più trasparenti). È importante sottolineare che il contrasto di fase è compatibile con i recipienti di coltura in plastica, a differenza delle tecniche dipendenti dalla polarizzazione come il contrasto di interferenza differenziale (DIC).
Il contrasto di fase rende l'identificazione di singole cellule relativamente facile rispetto al campo chiaro, anche a basso ingrandimento (obiettivi con un ingrandimento compreso tra 4 e 20X sono i più utilizzati per la coltura dei tessuti). Tuttavia, l'imaging a contrasto di fase richiede obiettivi specializzati ed una maschera anulare corrispondente nel percorso della luce di illuminazione. Inoltre, ci sono vari tipi di obiettivi a contrasto di fase tra cui scegliere.
La serie CFI Achromat di Nikon per obiettivi a contrasto di fase apodizzato è utile per l'osservazione di colture cellulari, grazie alla loro riduzione dell'effetto di alone che si forma in aree con grandi differenze nel percorso ottico. Ciò semplifica l'identificazione dei confini delle cellule e l'osservazione accurata di sistemi modello più grandi, come tessuti e organismi interi, rispetto agli obiettivi a contrasto di fase standard.
L'accessorio opzionale “Contrast Shield” scherma la luce della stanza, fornendo un metodo semplice ed economico per ottenere un'osservazione della fluorescenza ad alto rapporto segnale-rumore in una sala di coltura molto illuminata.
L'imaging a fluorescenza sta diventando un requisito sempre più di routine nei laboratori di coltura tissutale. Ad esempio, un’attività comune è controllare l'espressione di proteine fluorescenti di fusione in cellule trasfettate, importante per valutare l'efficienza di trasfezione, la loro corretta localizzazione e i livelli di espressione. Anche i coloranti fluorescenti sono ampiamente utilizzati per visualizzare i componenti subcellulari fondamentali (ad es. coloranti Hoechst per colorare i nuclei nelle cellule vive).
L'ECLIPSE Ts2-FL presenta fino a tre diversi moduli di illuminazione a LED selezionabili dall'utente, integrati nel microscopio. Il microscopio ricorda automaticamente quale LED utilizzare per ciascuna posizione del cubo per filtri e l'ultima impostazione di luminosità utilizzata. Nikon offre inoltre un accessorio opzionale “Contrast Shield” per aiutare a schermare la luce ambientale di fondo, che è spesso un problema nelle sale di coltura molto illuminate.
Il lavoro di coltura cellulare è spesso ripetitivo, con conseguente necessità di un sistema ergonomicamente corretto che dia la priorità alla facilità d'uso e all'economia di movimento. I controlli ECLIPSE Ts2 sono raggruppati in zone a seconda che vengano utilizzati per l'illuminazione a luce trasmessa (lato sinistro del microscopio), l'epifluorescenza (a destra) o entrambi (al centro).
I microscopi per colture cellulari sono spesso collocati all'interno di cappe di biosicurezza al fine di promuovere un ambiente sterile e aiutare a proteggere la salute delle cellule. Pertanto, un microscopio compatto può essere vantaggioso per tale lavoro. Inoltre, il tavolino di lavoro è posizionato in basso rispetto al corpo, rendendo lo scambio ripetuto dei campioni più ergonomico da eseguire da una posizione seduta, rispetto ai microscopi con i piani posizionati più in alto rispetto al corpo.
Se sei interessato/a ai prodotti del microscopio Nikon per i test automatizzati di colture di cellule staminali, ti invitiamo a visitare la pagina dei prodotti di Screening cellulare. Ti invitiamo inoltre a cliccare qui per saperne di più sui microscopi Nikon per la medicina rigenerativa.